Report CERT 2 – 8 Novembre 2024: quali campagne malevole girano nel panorama italiano? Nel report del CERT tutte le info utili

I malware della settimana 2 – 8 Novembre 2024

Durante la settimana 2 – 8 Novembre 2024, il CERT-AGID ha individuato e analizzato 41 campagne dannose nel panorama italiano. Di queste, 26 avevano obiettivi italiani mentre 15 generici, ma hanno comunque interessato anche l’Italia.

Nel Report CERT-AGID vengono riportate 8 famiglie malware. Nello specifico:

Le campagne di phishing e i temi della settimana 2- 8 Novembre 2024

Le campagne malevole durante la settimana 2 – 8 Novembre hanno coinvolto 17 diversi brand. In particolare, ad attirare maggiormente l’attenzione sono state le campagne a tema Aruba, Webmail generiche, Zimbra e Microsoft.

I temi più sfruttati durante la settimana 2 – 8 Novembre secondo il Report CERT sono stati 20. Vediamo nello specifico quali sono stati:

  • Rinnovo: è un tema sfruttato nelle campagne italiane di phishing che sono destinate a utenti Aruba.
  • Ordine: è un argomento che compare spesso nelle campagne sia italiane che generiche, che mirano a diffondere VIP Keylogger, Snake Keylogger, AgentTesla e Remcos.
  • Avvisi di sicurezza: oggetto usato in una campagna generica di phishing contro AVG e due campagne di phishing che sfruttano Zimbra e Aruba.
  • Documenti: argomento sfruttato per una campagna generica di phishing verso utenti Microsoft e per una italiana che imita una comunicazione di una Webmail. Il tema è stato utilizzato anche per una campagna di phishing verso gli utenti Telegram.

Tra gli eventi che hanno suscitato maggiore interesse durante la settimana 2 – 8 Novembre troviamo l’ondata di malspam PEC che ha l’obiettivo di diffondere Vidar tramite link al download di VBS. Il Cert ha realizzato un alert su Telegram. Inoltre, è stata rilevata una campagna di phishing contro l’Università di Pisa che mirava a rubare le credenziali di accesso. Per finire, è stata identificata una campagna di phishing diffusa via Telegram in cui le vittime erano spinte a cliccare su un link. In questo modo, se le vittime abboccavano, gli aggressori potevano impossessarsi della loro sessione Telegram. il Cert ne parla in questo alert su Telegram.

Guide utili per rimanere al sicuro da attacchi malware e phishing