La sovranità digitale cloud è oggi al centro del dibattito sull’eccessiva dipendenza da pochi hyperscaler globali, che concentrano gran parte delle infrastrutture digitali mondiali. Recentemente, un down significativo su un’infrastruttura di Amazon Web Services (AWS) ha paralizzato servizi essenziali per migliaia di aziende, riaccendendo l’allarme sulla gestione del rischio e sulla necessità di strategie di resilienza decentralizzate. 

Sovranità Digitale Cloud: il caso AWS e il rischio del Single Point of Failure

La fragilità del Cloud globale si è manifestata in modo tangibile il 21 ottobre 2025, quando un disservizio nella regione US-EAST-1 (Virginia, USA) di Amazon Web Services (AWS) ha causato l’interruzione o il grave rallentamento di decine di piattaforme a livello mondiale.

Per diverse ore, siti web, e-commerce, servizi di streaming, sistemi di autenticazione e piattaforme aziendali sono risultati inaccessibili.
Tra i servizi più colpiti si segnalano Canva, Perplexity, Discord, Zoom, e portali istituzionali italiani come quelli dell’Agenzia delle Entrate, che hanno registrato blocchi totali o gravi rallentamenti. L’impatto è stato immediato anche su sistemi di pagamento e servizi SaaS integrati con le API AWS, evidenziando una catena di dipendenze più estesa del previsto.

La causa tecnica è stata un guasto al Domain Name System (DNS), il meccanismo che traduce i nomi dei servizi cloud negli indirizzi IP utilizzati dai computer per raggiungerli.
Quando il DNS di una regione cruciale come US-EAST-1 smette di funzionare, l’intera catena di fornitura digitale si blocca: i dispositivi non riescono più a “trovare” i servizi ospitati, rendendo inaccessibili anche infrastrutture perfettamente operative.

L’incidente ha confermato la criticità della concentrazione infrastrutturale.
Quando un’unica area geografica gestisce una quota rilevante del traffico mondiale, un guasto locale può trasformarsi in un Single Point of Failure su scala globale.
Affidarsi a un solo provider, per quanto tecnologicamente avanzato, significa accettare una vulnerabilità strutturale che mette a rischio la Sovranità Digitale Cloud, la continuità operativa e la stabilità dei servizi digitali essenziali.

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Il valore del backup disaccoppiato

Molte aziende ritengono di essere al sicuro dopo la migrazione in cloud. Tuttavia, episodi come l’AWS down dimostrano che la sicurezza non si limita alla disponibilità del servizio, ma dipende dalla resilienza architetturale.
Se i dati di produzione e le copie di backup risiedono sulla stessa infrastruttura, un guasto può renderli entrambi inaccessibili, vanificando qualsiasi piano di continuità.

La vera garanzia di sovranità digitale cloud nasce dal disaccoppiamento dell’infrastruttura: i sistemi di Disaster Recovery devono essere separati e gestiti su piattaforme indipendenti rispetto al cloud di produzione.
Un backup realmente sicuro deve assicurare:

  • Indipendenza operativa: il ripristino dei dati deve essere possibile anche se il provider principale è inaccessibile.
  • Distribuzione del rischio: i dati critici devono essere conservati su storage diversi, mitigando l’impatto di guasti localizzati.
  • Verifica periodica: ogni piano di restore deve essere testato e documentato, in linea con i requisiti di conformità previsti da GDPR e NIS2.

Un backup disaccoppiato non elimina il rischio di interruzione dei servizi, ma ne riduce le conseguenze, garantendo la possibilità di ripristinare i dati su infrastrutture alternative e di riprendere le operazioni in tempi più brevi.
È un tassello fondamentale di una strategia di resilienza complessiva.

Per saperne di più > L’Importanza del backup per le aziende: preparati per il World Backup Day!

Sovranità Digitale Cloud e BaaS: un tassello della resilienza aziendale

In questa logica, il modello Backup as a Service (BaaS) rappresenta un elemento utile di resilienza: consente di distribuire le copie di sicurezza su piattaforme indipendenti, riducendo il rischio di perdita o indisponibilità dei dati in caso di guasti o interruzioni prolungate.

Un sistema BaaS avanzato permette di:

  • diversificare lo storage su infrastrutture certificate e indipendenti;
  • mantenere il controllo sui dati con backup cifrati e separati dal cloud primario;
  • garantire continuità operativa nel ripristino dopo incidenti o malfunzionamenti gravi.

In sintesi, non puoi risolvere tutto con un backup, ma puoi limitare i danni. Avere copie dei dati su infrastrutture indipendenti non evita gli incidenti, ma ti permette di ripartire più rapidamente e mantenere il controllo sulle informazioni critiche.


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