Piano di gestione incidenti: requisito per le aziende NIS2, opportunità per le PMI che vogliono restare competitive nella filiera.

Articolo di NIS2Lab.

Gestione degli incidenti di sicurezza: perché anche le PMI devono adeguarsi

Se la tua azienda non è soggetta alla Direttiva NIS2, potresti pensare che un piano di gestione incidenti sia un problema che non ti riguarda. Ma c’è un dettaglio che cambia tutto: i tuoi clienti più importanti probabilmente lo sono.

La NIS2 impone alle grandi aziende e agli operatori di settori critici un obbligo preciso: verificare che anche i loro fornitori garantiscano standard adeguati di sicurezza informatica. Significa che, anche se non sei formalmente obbligato, potresti trovarti escluso dalla filiera se non dimostri di avere un piano strutturato per gestire gli incidenti informatici.

Non si tratta di burocrazia: è una questione di continuità commerciale. Le aziende soggette a NIS2 devono dimostrare alle autorità che tutta la loro supply chain rispetta determinati requisiti. E se tu, come fornitore, non sei in grado di garantirli, semplicemente verrai sostituito.

Per approfondire > NIS2 e PMI: quale impatto? Strategie di conformità

Cosa richiede davvero la NIS2 (e cosa si aspettano da te i tuoi clienti)

La Direttiva NIS2 è stata creata per innalzare il livello di sicurezza informatica in tutta Europa. Per aiutare le aziende a mettersi in regola, l’Agenzia europea per la cybersicurezza ENISA ha pubblicato linee guida tecniche molto dettagliate.

Tra i requisiti fondamentali c’è proprio la presenza di un piano di gestione incidenti strutturato, che deve essere pronto prima che accada qualcosa, non improvvisato dopo. ENISA è chiara su questo punto: non basta dire “siamo sicuri”, bisogna dimostrare come si reagisce concretamente a un attacco, un data breach o un blocco dei sistemi.

Anche se la tua PMI non è direttamente soggetta alla normativa, i tuoi clienti che lo sono ti chiederanno di dimostrare che hai procedure documentate, ruoli definiti e strumenti operativi per gestire eventuali incidenti. Non è un “nice to have”: è ciò che si aspettano per continuare a lavorare con te.

Per approfondire > Come affrontare la NIS2: l’intervista a Lavinia De Caro, PM di NIS2Lab

Piano di gestione incidenti: cosa deve contenere secondo le linee guida ENISA

Un piano di gestione incidenti non è un documento generico scaricato da internet. Deve essere personalizzato sulla tua realtà aziendale e costruito sn piano di gestione incidenti non è un documento generico scaricato da internet. Deve essere personalizzato sulla tua realtà aziendale e costruito seguendo gli standard riconosciuti, spiegati dalle linee guida NIS2 dell’ENISA, l’Agenzia Europea per la Cybersecurity.

Gli elementi che non possono mancare, in linea con il ciclo di Incident Response, sono:

– analisi e mappatura del rischio:

mappatura degli asset critici e degli scenari di minaccia (threat modeling), con valutazione dell’impatto potenziale specifico sulla continuità operativa e sulla reputazione aziendale. Questo include l’identificazione di:

  • RPO (Recovery Point Objective), cioè la quantità massima di dati che l’azienda può permettersi di perdere, espressa come intervallo di tempo tra l’ultimo backup utile e l’evento critico.
    Per saperne di più > Analisi del rischio: perché ci aiuta la matematica?;
  • RTO (Recovery Time Objective), ovvero il tempo massimo entro cui i servizi devono essere ripristinati dopo un incidente per evitare danni gravi;

– procedure di rilevamento e analisi:

implementazione di strumenti tecnici (SIEM o sistemi di Endpoint Detection and Response – EDR) per la raccolta e l’analisi automatizzata degli eventi, con flussi operativi documentati per la classificazione e la prioritizzazione degli incidenti in base alla gravità;

– struttura e responsabilità del team:

definizione e formazione di un CSIRT/CIRC (Computer Security Incident Response Team/Capability): creazione di un team interno o esternalizzato dedicato alla gestione degli incidenti informatici, con compiti chiari di rilevazione, analisi e risposta. Il team deve avere ruoli e responsabilità ben definiti e procedure di escalation per garantire una reazione coordinata e tempestiva in caso di attacchi, violazioni o malfunzionamenti critici.

– strategie di contenimento ed eradicazione:

protocolli tecnici e organizzativi per isolare i sistemi compromessi (contenimento) e rimuovere la minaccia alla radice (eradicazione), minimizzando la diffusione dell’incidente e prevenendo il lateral movement dell’attaccante, ovvero la possibilità di spostarsi progressivamente da un punto di ingresso compromesso al resto della rete cercando dati sensibili o altre risorse di alto valore da sottrarre;

– notifica e comunicazioni:

protocolli stringenti per la notifica alle autorità competenti (es. ACN in Italia) e agli stakeholder critici. La NIS2 prevede un alert iniziale entro 24 ore e un rapporto completo in fasi successive, da gestire con template e procedure già approvate;

– ripristino e continuità operativa (Recovery):

procedure di disaster recovery e continuità operativa che includano l’uso di backup immutabili (per prevenire la crittografia da parte di ransomware) e la verifica sistematica dei sistemi per assicurare che non ci siano backdoor prima del ripristino completo dei servizi;

– valutazione post-incidente (Lessons Learned):

analisi forense e formale per documentare le cause profonde (root cause analysis), individuare le debolezze da correggere (azioni correttive) e aggiornare di conseguenza il piano di gestione incidenti e le misure di sicurezza.

Tutto deve essere tracciato, documentato e mantenuto aggiornato nel tempo. Un piano efficace è un piano vivo, che evolve con la tua azienda e con le minacce che cambiano.

Avere un piano di gestione incidenti strutturato ti mette in una posizione di forza rispetto ai concorrenti. Chi lo ha, rimane nella filiera. Chi non ce l’ha, rischia di restare fuori.

Hai bisogno di un piano di gestione incidenti?

NIS2Lab può aiutarti. il team di esperti definirà assieme a te le procedure e la predisposizione degli strumenti tecnici necessari per garantire una risposta efficace a qualsiasi incidente informatico.

Cosa riceverai: un documento dettagliato, pronto per essere mostrato ai tuoi clienti e ai loro auditor, che include tutte le procedure operative per la gestione e notifica degli incidenti informatici.


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