Linee Guida WCAG: scopri come garantire siti accessibili, le novità della versione 2.2 e gli obblighi introdotti dall’European Accessibility Act.
Accessibilità digitale: cos’è cambiato
L’Accessibilità digitale è essenziale per garantire che tutti gli utenti, indipendentemente dalle proprie capacità, possano accedere e interagire con i contenuti online. Dal 28 Giugno 2025 è diventata, inoltre, un obbligo normativo con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act (EAA). Questa normativa amplia l’ambito degli obblighi, che finora riguardavano soprattutto la pubblica amministrazione e alcune grandi aziende. Estende infatti l’obbligo alle PMI con più di 10 dipendenti o un fatturato superiore a 2 milioni di euro.
In Italia, l’accessibilità digitale era già regolata dalla Legge Stanca (Legge 4/2004) e dalla Direttiva UE 2016/2102. Con l’arrivo dell’EAA, il riferimento normativo resta la norma europea EN 301 549, che si basa sulle Linee Guida WCAG 2.1 livello AA.
Tuttavia, il W3C ha pubblicato la versione WCAG 2.2, che introduce nuovi criteri e rappresenta l’evoluzione tecnica verso cui la normativa europea è destinata ad allinearsi.
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Linee Guida WCAG: come garantire un web davvero accessibile
Le Linee Guida WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) sono il riferimento tecnico e normativo mondiale per rendere i contenuti web accessibili a tutte le persone, comprese quelle con disabilità. Rappresentano lo standard su cui si basano le leggi europee e italiane sull’accessibilità digitale, e dal 2025 saranno centrali anche per il rispetto dell’European Accessibility Act.
Come sono nate le Linee Guida WCAG
Le Linee Guida WCAG rappresentano l’acronimo di Web Content Accessibility Guidelines, cioè linee guida per l’accessibilità dei contenuti web. Nascono nel 1999 su iniziativa del W3C – World Wide Web Consortium, il principale organismo internazionale che definisce gli standard del web.
Il progetto fu sviluppato dal gruppo WAI (Web Accessibility Initiative), con l’obiettivo di eliminare le barriere digitali e rendere Internet fruibile da chiunque, indipendentemente da capacità motorie, sensoriali o cognitive.
Cosa individuano le Linee Guida WCAG
Le Linee Guida WCAG definiscono criteri tecnici e verificabili per garantire che un sito sia utilizzabile da persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive.
I principi su cui si basano sono quattro:
- percepibile: le informazioni e gli elementi dell’interfaccia devono essere presentati in modo comprensibile da tutti (testo alternativo, contrasto, adattabilità).
- utilizzabile: la navigazione e le funzioni devono poter essere usate con tastiera, screen reader o altre tecnologie assistive.
- comprensibile: i contenuti devono essere chiari, coerenti e privi di ambiguità.
- robusto: il codice deve essere conforme agli standard, per assicurare compatibilità con i diversi dispositivi e software.
Ogni principio è articolato in criteri di successo, numerati e classificati su tre livelli: A (base), AA (intermedio) e AAA (avanzato). Il livello AA è oggi quello di riferimento per la conformità legale in Europa.
Linee Guida WCAG 2.1 e 2.2: cosa cambia
Le Linee Guida WCAG si evolvono costantemente per rispondere all’uso di nuove tecnologie e dispositivi.
La versione 2.1, pubblicata nel 2018, ha introdotto criteri pensati per l’esperienza mobile: siti e applicazioni dove il tocco, la visione ridotta e la navigazione con dispositivi diversi dal mouse diventano centrali.
La versione 2.2, pubblicata dal W3C nel 2023, amplia questi principi e introduce nuove regole per rendere i contenuti ancora più semplici da vedere, usare e comprendere.
L’obiettivo è migliorare l’esperienza di chi ha difficoltà motorie, visive o cognitive, ma anche rendere il web più accessibile per tutti, indipendentemente dal dispositivo o dalle capacità.
Tra le principali novità:
- Elementi interattivi più visibili: i link, i pulsanti e i campi compilabili devono essere sempre evidenti sullo schermo, anche durante la navigazione con la tastiera o con tecnologie assistive.
- Zone cliccabili più ampie: tutti i controlli interattivi devono avere una dimensione minima per evitare errori di selezione, soprattutto su dispositivi mobili.
- Alternative ai movimenti complessi: le funzioni che richiedono trascinamenti o gesti specifici devono poter essere eseguite anche con un singolo clic o tocco.
- Supporto coerente: le funzioni di aiuto (come assistenza, contatti o FAQ) devono trovarsi sempre nello stesso punto, per non disorientare l’utente.
- Accesso facilitato: le procedure di login e autenticazione devono poter essere eseguite senza test visivi, mnemonici o cognitivamente complessi.
- Moduli più chiari: i campi di compilazione devono essere accompagnati da istruzioni o esempi per evitare errori.
In totale, le WCAG 2.2 aggiungono nove nuovi criteri di successo rispetto alla versione precedente.
L’obiettivo resta lo stesso: garantire esperienze inclusive, in cui nessun utente venga escluso per barriere tecniche o progettuali.
Per saperne di più > Accessibilità digitale: una guida pratica per web designer
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