Che cos’è la (Cyber) Threat Intelligence? Come previene i data breach? Questo articolo tratta le risposte a queste e ad altre domande sulla threat intelligence, spiegando perché è essenziale per le organizzazioni di oggi.

Cos’è la (Cyber) Threat Intelligence?

Ogni giorno vengono rilevati circa 230.000 nuovi malware, impossibili da contrastare soltanto attraverso un approccio reattivo (che affronta il problema solo dopo essersi verificato). Strumenti di rilevamento delle minacce, quali i firewall, la protezione ransomware ecc non bastano. Inoltre, l’avvento del 5G, aumenta la superficie esposta alle minacce, rendendo potenzialmente vulnerabili anche i dispositivi dell’IoT.

Per assicurare una sicurezza a 360° alle aziende è indispensabile l’attività della Cyber Threat Intelligence: il processo proattivo di identificazione e analisi delle minacce informatiche che identifica le vulnerabilità prima che possano essere sfruttate per un attacco e permette di adottare misure preventive che neutralizzano il rischio.

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La Threat Intelligence raccoglie, elabora e analizza i dati per capire quali sono le motivazioni che spingono un aggressore a scegliere un obiettivo, il livello di monitoraggio effettuato per ogni obiettivo, il tipo di comportamento di attacco e altro ancora. Questi dati possono essere utilizzati per sviluppare policies, contromisure e difese.

Diverse tipologie di CTI

Esistono tre tipi di (Cyber) Threat Intelligence: tattica, operativa e strategica. Queste dipendono principalmente dalle tipologie delle fonti che vengono consultate e dal pubblico di riferimento. 

  • La Threat Intelligence Tattica è ideata per un pubblico esperto a livello tecnico. Utilizza gli IOC (includono indirizzi IP, domini pericolosi o traffico sospetto) per individuare e bloccare le minacce all’interno della rete. E’ un tipo di intelligence automatizzato. 
  • La Threat Intelligence operativa indaga invece chi, perché e come avviene un attacco informatico e per trovare le risposte studia le minacce avvenute in passato. Questi approfondimenti aiutano gli esperti a comprendere la natura, l’intenzione e la tempistica di attacchi specifici. Si tratta di un sistema automatizzato. 
  • Infine, la Threat Intelligence Strategica è un’analisi ideata per un pubblico non tecnico. A differenza dei precedenti, utilizza l’intervento umano, necessario per elaborare le informazioni riguardo le tecniche, tattiche e procedure utilizzate dagli attaccanti e fornire informazioni sui rischi a questi associati. Inoltre, utilizza open sources, come ad esempio report e white papers delle principali società o associazioni di sicurezza informatica.

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Ciclo di vita

Gli esperti si occupano di raccogliere, processare e analizzare i dati seguendo le fasi del ciclo di vita di Threat Intelligence:

  • direzione (si fissano gli obiettivi, ad esempio quali aspetti dell’azienda vanno protetti, di quale tipo di threat intelligence ha bisogno l’azienda);
  • raccolta (di metadati, minacce ai data feed ecc);
  • trattamento (i dati vanno convertiti in un formato utilizzabile),
  • analisi (una volta convertiti, i dati vengono analizzati e trasformati in decisioni aziendali);
  • diffusione (le raccomandazioni e le conclusioni chiave devono essere diffuse tra gli stakeholder dell’azienda);
  • feedback (degli stakeholder aiutano a migliorare il programma di CTI).

Perché la (Cyber) Threat Intelligence è importante per un’azienda?

La threat intelligence è in grado di:

  • identificare le vulnerabilità che rappresentano i maggiori rischi per l’azienda;
  • prevenire data breach: le organizzazioni dotate di un programma di CTI (Cyber Threat Intelligence) possono individuare le minacce informatiche e impedire il rilascio di informazioni sensibili a seguito delle violazioni. Ciò viene fatto monitorando (e bloccando se necessario) domini o indirizzi IP sospetti;
  • impedire gli attacchi prima che si realizzino: spesso la CTI permette di intercettare gli attacchi che devono ancora realizzarsi e sono quindi in una fase preparatoria;
  • ridurre i costi: riducendo il rischio di data breach, la CTI può aiutare la tua azienda a risparmiare denaro (come le spese legali e sanzioni);
  • fornire indicazioni sulle misure di sicurezza: la (Cyber) Threat Intelligence è in grado di individuare i modelli usati dagli attaccanti, inoltre introduce misure di sicurezza che permettono all’azienda di proteggersi da attacchi informatici futuri;
  • avviare campagne di informazione: gli esperti di sicurezza informatica condividono le tattiche che hanno acquisito nella comunità informatica per diffondere maggiore consapevolezza su come far fronte alle minacce e mettere in guardia gli utenti.

La CTI, di conseguenza, può salvare la reputazione della tua azienda evitando conseguenze legali, la perdita di fiducia e l’esposizione mediatica.

Seqrite di Quick Heal si sta evolvendo come fornitore di Threat Intelligence e sta cercando di proteggere i suoi clienti in ogni aspetto possibile.